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Liberamente ispirato alle opere di Sofocle e ai racconti del mito
Scrittura di scena Alessandro Serra
Traduzione in lingua grecanica Salvino Nucera
Con Alessandro Burzotta, Salvatore Drago, Francesca Gabucci, Sara Giannelli, Jared McNeill, Chiara Michelini, Felice Montervino
Regia, scene, luci, suoni, costumi Alessandro Serra
Voci e canti Bruno De Franceschi
Produzione Sardegna Teatro, Teatro Bellini, Fondazione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro Due Parma
In collaborazione con Compagnia Teatropersona /I Teatri di Reggio Emilia
La Spezia, 3 dicembre 2024 – Secondo appuntamento al Teatro Civico della Spezia con la Stagione di Prosa in abbonamento. Venerdì 6 dicembre 2024 alle 20.45 andrà in scena Tragùdia. Il canto di Edipo, una rilettura delle tragedie di Sofocle Edipo Re ed Edipo a Colòno scritta e diretta da Alessandro Serra.
Regista e autore di punta della scena italiana ed europea, già Premio Ubu 2017 come migliore spettacolo per Macbettu, Serra riscrive il mito di Edipo per raccontare al pubblico contemporaneo qualcosa di noi e della complessità del nostro tempo. Lo fa partendo dalle macerie della nostra epoca così tormentata, carica di conflitti e ingiustizie, “soffiando sulle ceneri per riattivare il fuoco”, come sottolinea lo stesso Serra nelle note di regia.
Ma in quale linguaggio trasmettere allo spettatore il tragico? Serra ha scelto il grecanico, affidandosi alla traduzione del professor Salvino Nucera. E’ la lingua che ancora oggi si parla in un angolo remoto di quella che fu la Magna Grecia, in quella striscia di terra che dal mare si arrampica sull’Aspromonte scrutando all’orizzonte l'Etna.
“Una lingua antica, sporca ma viva, e molto musicale. Vestigia sonora di un antico greco”, sottolinea ancora il regista.
Sullo sfondo di una città ridotta al lumicino, arida, sterile, in decomposizione, Sofocle guida lo spettatore attraverso la storia di un uomo che ha il coraggio supremo di voler conoscere se stesso. Il canto di Edipo sorge sulle macerie della tragedia classica per esplorare le rovine della società contemporanea, riscoprendo la voce della polis e del rito, alla ricerca di un sapere collettivo perduto.
Il sovrano di Tebe, eroe cieco ed esule, incarna la condizione dell’uomo di oggi.
Info e biglietti: Botteghino Teatro Civico (ingresso da via Carpenino), aperto dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12 (il mercoledì anche dalle 16 alle 19)
Tel. 0187-727521 – email: info@teatrocivico.it
Vendita on line: www.vivaticket.it
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Ultimo aggiornamento: 04-12-2024, 13:08