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La Spezia, 16 dicembre 2024 – La candidatura della Città della Spezia a Capitale della Cultura è stata un’iniziativa senza precedenti per la storia della nostra Città e per tutto il nostro territorio perché per la prima volta, con un moto di grande orgoglio per le nostre radici e la nostra identità, è stato costruito un progetto partecipato e ambizioso per traguardare il futuro che va al di là della candidatura stessa.
Dopo decenni delle politiche culturali del centro sinistra che erano focalizzate a tenere nascosti i luoghi culturali e la nostra identità come se ce ne dovessimo vergognare – si pensi alla totale incuria delle mura storiche ottocentesche, alla Galleria Antiaerea, al Parco della Rimembranza, al Convento delle Clarisse, alla Batteria Valdilocchi, alla bellezza e forza del liberty – il primo mandato di questa Amministrazione, dal punto di vista culturale, ha operato una vera e propria rivoluzione copernicana nel modo di vivere la propria storia locale. Il primo obiettivo è stato quello di “La Spezia Forte”, un unico storico, culturale e identitario progetto che ha riportato coscienza e conoscenza nei cittadini spezzini del grande valore della propria storia tanto da esportarlo come modello e farne un volano economico e turistico. Siamo anche prossimi, oramai, ad ultimare l’ultimo tassello del progetto con la riqualificazione ai piedi del Castello San Giorgio del parco dell’ex convento delle Clarisse, un luogo di grande fascino e che diventerà strategico per eventi e rievocazioni storiche.
L’altra rivoluzione è stata senza dubbio la scossa al proverbiale immobilismo storico che ha riguardato negli anni del centro sinistra il CAMeC – Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, il Museo Civico Amedeo Lia, l’ex Fitram e la Biblioteca Civica “Ubaldo Mazzini”, solo per citare quattro esempi concreti.
Il CAMeC sta vivendo oggi un vero e proprio Rinascimento culturale grazie alla partnership con Fondazione Carispezia grazie a questa Amministrazione con i locali interamente ristrutturati, un ripensamento profondo della collezione permanente e dell’inaugurazione dell’Accessibility Room come fiore all’occhiello dell’arte accessibile a tutti e che prevederà mostre di livello nazionale e internazionale.
Il Museo Civico Amedeo Lia, invece, sta conoscendo una valorizzazione storica sia a livello infrastrutturale nel suo esterno ma soprattutto di mostre ed esposizioni a livello nazionale. Grazie all’accordo con la Famiglia Lia per il comodato d’uso gratuito delle opere esposte e all’organizzazione di mostre di rilievo nazionale e internazionale, come l’attuale ‘L’Italia e il Grand Tour. L’arte di viaggiare’, il museo si conferma un punto di riferimento culturale. I lavori per la riqualificazione delle facciate sono un altro intervento che ha l’obiettivo di promuovere ulteriormente la struttura e rendere l’ingresso più attraente e accogliente, aumentandone anche la visibilità nel cuore del centro storico. Il nostro obiettivo è continuare a investire per rendere il Museo Lia una vera perla del sistema museale spezzino.
Sull’ex Fitram l’attuale Amministrazione sta investendo con un progetto ad hoc per renderlo fruibile finalmente, poiché quando ci è stato consegnato dalla precedente Amministrazione era non del tutto agibile a causa delle infiltrazioni della pioggia, un progetto di grande valorizzazione che è stato inserito anche nel dossier di Capitale Cultura.
In ultimo siamo riusciti a sbloccare i lavori per la ristrutturazione della Biblioteca Civica “Ubaldo Mazzini”, inaugurandola nel primo mandato, che ad oggi è un vero punto di riferimento con anche mostre dedicate sul patrimonio storico del suo archivio.
Una volta risvegliati dal sonno dentro il quale la Città aveva perso coscienza del proprio valore storico perpetrato da anni di centro sinistra, nel secondo mandato di questa Amministrazione è parso naturale candidare la nostra Città a Capitale Cultura con un dossier focalizzato sul tema del mare, elemento centrale che è emerso in tutti i tavoli di lavoro e dai momenti di ascolto che hanno condotto alla scrittura del dossier.
Il dossier di candidatura dal titolo “Una cultura come il mare” è stato il frutto di una vera e propria chiamata alla forza delle idee di tutto il tessuto culturale, pubblico, privato e del terzo settore, l’associazionismo, il contesto imprenditoriale e commerciale, tutte le Pubbliche Amministrazioni: oltre 70 i soggetti coinvolti e oltre 33 progetti che guardano al futuro della nostra Città e che verranno portati avanti indipendentemente dalla vittoria a Capitale Cultura per un totale di investimenti di 6 milioni di euro.
Profonda amarezza, dunque, per la lettura distorta e per nulla aderente alla realtà dei fatti dell’ex Assessore alla Cultura Luca Basile e anche un’offesa per tutti quei professionisti del settore, nazionali e internazionali, e non solo, che hanno partecipato a questa sfida epocale, sia al comitato scientifico composto da Maria Cristina Bigi, Donatella Bianchi, Jacopo Godani, Angelo Riccaboni e Guido Tonelli e Dario Vergassola, sia a tutto il gruppo di lavoro. Spero quindi in una pubblica ammenda dell’ex assessore nei confronti a tutto il gruppo di lavoro anche perché l’unica cosa degna di nota che si ricorda dell’Assessore Basile sono le migliaia di euro spesi per l’inaugurazione della Mediateca Regionale Ligure “S. Fregoso” senza dotarlo di un proiettore nella sala cinema, per esempio, che abbiamo inaugurato noi ripristinando il Cinema Odeon nel 2020/2021, in piena controtendenza nazionale mentre i cinema erano in crisi dalla pandemia.
Candidare La Spezia a Capitale Italiana della Cultura 2027 ha già significato una rivoluzione nel modo di fare cultura nella nostra Città e continueremo a portare avanti con grande orgoglio, a prescindere dalla vittoria, i progetti presentati nel dossier.
Di seguito una parte di tutti coloro che hanno partecipato alla stesura del dossier.
Il comitato promotore.
Comune della Spezia; Provincia della Spezia; Regione Liguria; Camera ci Commercio Riviere di Liguria; Università degli Studi di Genova; Diocesi della Spezia; Fondazione Carispezia; Rotary Club La Spezia; Miglio Blu (Antonini Navi, Baglietto, Cantieri Navali della Spezia, Fincantieri, Ferretti Group -Riva, Porto Lotti, Sanlorenzo, The Italian Sea Group, Valdettaro Group); Autorità di Sistema Portuale Mar Ligure Orientale; Guardia Costiera – Capitaneria di Porto La Spezia; Parco Nazionale delle Cinque Terre; Azienda Sanitaria Locale 5; Casa Circondariale della Spezia; Ufficio Scolastico Regionale della Liguria; Conservatorio Statale di Musica Giacomo Puccini; ITS Istituto Tecnico Superiore La Spezia; CNR Ismar (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze Marine); ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile); INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia); DLTM – Distretto Ligure delle Tecnologie Marine; Assonautica; CNA La Spezia; Confartigianato La Spezia; Confcommercio La Spezia; Confesercenti La Spezia; Confindustria La Spezia.
Il comitato scientifico.
Maria Cristina Bigi – Direttrice della Casa Circondariale della Spezia, impegnata in progetti di inclusione e reinserimento sociale
Donatella Bianchi – Giornalista e conduttrice televisiva, già Presidente del WWF Italia
Jacopo Godani – Coreografo e Direttore Artistico della Dresden Frankfurt Dance Company
Angelo Riccaboni – Professore Ordinario di Economia Aziendale presso l’Università di Siena e Presidente della Fondazione Prima
Guido Tonelli – Fisico al CERN di Ginevra e Professore Ordinario presso l’Università di Pisa
Dario Vergassola – Scrittore, attore e conduttore
Il gruppo di lavoro.
Comune della Spezia
Pierluigi Peracchini, Sindaco della Spezia
Rosanna Ghirri, Dirigente – Responsabile della gestione, dell’attuazione e del monitoraggio del progetto LaSpezia2027
Maria Elena Casentini, Funzionario Responsabile – Referente del progetto
Promo PA Fondazione
Irene Panzani, Project manager culturale
Roberto Spinetta, Project Manager Area Marketing e comunicazione, design logo di Candidatura
Francesca Velani, Esperta di politiche culturali
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Ultimo aggiornamento: 09-01-2025, 10:28