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La Spezia, 24 aprile 2024 – Svelata l’opera “Ieri oggi domani” all’ingresso del Rifugio Antiaereo Quintino Sella dal Sindaco Pierluigi Peracchini, dalla dirigente ai Servizi Culturali Rosanna Ghirri e OZMO, l’artista che l’ha creata, uno dei più affermati artisti italiani di arte pubblica. Per allietare il momento dell’inaugurazione, sono intervenuti quattro musicisti del Conservatorio Musicale “Giacomo Puccini”, i Sax Bis Quartet: Alessandro Costa, sax soprano, Liu Jiaxuan, sax contralto, Mattia Furfori, sax tenore e Giuseppe Fusco, sax baritono.
“L’opera realizzata da Ozmo all’ingresso dell’ex Ricovero Antiaereo Quintino Sella – dichiara il Sindaco - amplifica le emozioni che si provano al suo interno, dove la simulazione del bombardamento del 18 aprile 1943 ci consente di vivere l’intensità e la paura di quei drammatici momenti sulla nostra pelle. Gli occhi di quel bambino parlano ad ognuno di noi e ci caricano di responsabilità, sono occhi sorridenti, pieni di speranza e di vita. Le azioni dell’uomo però spesso sono capaci di realizzare immani tragedie e togliere ogni luce dallo sguardo delle persone, compresi i più innocenti. Il nostro dovere è lavorare e impegnarci per la pace e quest’opera è qui a ricordarcelo ogni giorno. Ringrazio Ozmo per il suo lavoro e per questi giorni qui alla Spezia.”
“L'opera Site Specific “Ieri, Oggi e Domani' posta all'ingresso dell'ex Ricovero Antiaereo Quintino Sella, dialoga con il contesto su più livelli – dichiara OZMO – L'utilizzo dell'anamorfosi rappresenta il volto simbolico di un bambino sorridente che, espandendosi sulle pareti del corridoio, ci guarda direttamente, interrogandoci. Questa tecnica non solo amplifica l'effetto Mona Lisa, creando l’illusione dello sguardo che ci segue, ma trasforma le pareti laterali in uno spazio di luce radiante celeste. È un'opera che può essere pienamente apprezzata solo di persona, poiché le foto non riescono a catturare la dinamicità del bambino che sembra girare la testa per seguire lo spettatore, generando un forte impatto emotivo. Il simbolo del bambino è atemporale e incarna tutte le generazioni, come suggerito dal titolo, evocando Pace e purezza e apertura, rappresentando una visione ottimista del futuro. Quest'opera trasforma la memoria di guerra e distruzione della città in un messaggio universale di rinnovamento e speranza.”
OZMO ha creato un’opera site specific in un luogo simbolico della Città, che ha permesso agli spezzini di trovare riparo dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, in particolare durante il tragico attacco del 18 aprile 1943. Quest’opera vuole essere un messaggio di pace in un luogo testimone di eventi bellici, che integra il messaggio di speranza e continuità che intendono trasmettere l’installazione multimediale e la rievocazione del bombardamento del 18 aprile 1943 all’interno del Rifugio, voluti dall’Amministrazione nel recupero del luogo storico reso possibile grazie al progetto “La Spezia Forte”. Questa iniziativa ha l’obiettivo di evidenziare l'importanza di un futuro in cui la sicurezza e la pace siano valori condivisi e accessibili, creando, inoltre, un ponte tra la storia e la contemporaneità.
Durante la permanenza dell’artista in Città, OZMO è stato particolarmente impegnato con incontri pubblici. Durante i giorni di lavoro dell’artista, infatti, centinaia di studenti delle scuole spezzine, in particolare quelle del Liceo Artistico Cardarelli, hanno fatto visita al cantiere in pieno centro storico; presso la Mediateca Regionale Ligure “Sergio Fregoso” OZMO ha fatto un excursus del suo percorso artistico dialogando con la storica dell’arte Anna Costantini incontrando la cittadinanza e l’interesse del pubblico e, in ultimo, l’artista ha diretto un laboratorio per bambini molto partecipato presso il Museo Civico “Amedeo Lia” con cui ha dipinto la scritta “Benvenuti al Museo Lia” in un muro antistante il museo.
Di pari passo con il progetto artistico l’Amministrazione ha programmato una serie di interventi all’interno e all’esterno della Galleria per renderla ancora più fruibile e attrattiva.
OZMO
Gionata Gesi, in arte OZMO, è appena tornato da New York in cui ha concluso un’installazione sulla facciata dell’Istituto Culturale Italiano prospiciente il Consolato Italiano. Vive attualmente a Parigi ma la sua formazione è nel contesto dell’underground toscano e all’Accademia Italiana di Belle Arti di Firenze. OZMO è un artista italiano che ha segnato il mondo dell’arte urbana e contemporanea con il suo approccio innovativo e multidisciplinare, dalla fine degli anni Novanta inizio anni Duemila. Considerato un pioniere dei Graffiti e della Street Art, il suo lavoro si estende ben oltre queste discipline, combinando pratiche e tecniche diverse, come il disegno, la pittura, i grandi murales e le installazioni con medium e stili eterogenei. Nel corso della sua carriera, OZMO ha realizzato numerosi interventi di wall-painting nelle più importanti capitali dell’arte contemporanea e urbana in Italia e all’estero accreditandosi come uno dei principali esponenti nel mondo dell’arte pubblica monumentale ben oltre i confini europei. OZMO è presente nella prestigiosa Enciclopedia Nazionale Italiana Treccani https://www.treccani.it/enciclopedia/ozmo
La storia del rifugio antiaereo “Quintino Sella”
La galleria inizialmente doveva servire per la realizzazione di un ascensore per raggiungere le soprastanti vie XX Settembre e XXVII marzo. Nel 1942, interrotti i lavori di costruzione dell’ascensore l’Amministrazione, appaltò alla ditta S.A.C.A.S. (Società Anonima Costruzioni Applicazioni Speciali) di Milano, sotto la direzione del Commissariato Ministeriale per la costruzione dei ricoveri antiaerei: nonostante i lavori non fossero terminati, il ricovero fu quotidianamente fruito dalla popolazione che ne fece largo uso durante le ormai sempre più frequenti incursioni aeree.
La galleria, il cui “camerone” misura 210 metri di lunghezza e 6 di larghezza, ed aveva 120 metri circa di cunicoli di accesso, era in grado di accogliere 6.500 persone, nel rispetto delle prescrizioni vigenti per i ricoveri su metro-cubo/aria per persona.
Il progetto di recupero, realizzato dall’Amministrazione Peracchini e finanziato dalla Regione Liguria, nell’ambito del Fondo Strategico Regionale, è stato inaugurato il 2 giugno 2023.
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Ultimo aggiornamento: 02-05-2024, 12:35