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La Spezia, 30 maggio 2024 - Il 18 marzo scorso il Presidente Mattarella, ricevendo la Polizia Penitenziaria al Quirinale, ha affermato che il numero dei suicidi nelle carceri dimostra quanto sia urgente intervenire, per migliorare le condizioni di vita negli istituti penitenziari. È importante ed indispensabile affrontare il problema immediatamente e con urgenza. “Tutto questo va fatto per rispetto dei valori della nostra Costituzione – ha detto il Presidente - per rispetto di chi negli istituti carcerari è detenuto e per chi vi lavora".

Così il Sindaco della Spezia Peracchini: “È necessario che le Istituzioni intervengano per garantire dignità e tutela dei diritti umani in contesti detentivi, promuovendo il recupero e il reinserimento sociale dei carcerati affinché, una volta rientrati nella società, si riduca il rischio che commettano nuovamente reati, ma allo stesso tempo è fondamentale che si impegnino per il miglioramento delle difficili condizioni di chi lavora negli Istituti Penitenziari. La società a cui dobbiamo tendere deve basarsi su principi di inclusione sociale verso i più fragili, solidarietà e rispetto per ogni individuo.”

L’assessore comunale Gagliardi: “L’iniziativa promossa dal Garante Nazionale ed organizzata nei vari Comuni dai Garanti Regionali e Comunali, tesa a sensibilizzare le istituzioni ed i cittadini sulle condizioni di vita in carcere, è una campagna di comunicazione e di iniziative concrete molto importanti, sia per chi vive la realtà carceraria come detenuto che per chi la vive come lavoratore. Il Comune della Spezia ha voluto, attraverso l’istituzione del Garante comunale, partecipare e sostenere attivamente queste iniziative così da poter dare un segnale da parte della comunità cittadina di inclusione ed apertura a chi, pur avendo commesso degli errori, deve poter continuare a vivere in condizioni dignitose e ad avere la speranza di potersi riabilitare. Perché purtroppo senza questa speranza è difficile riuscire a sopravvivere alla privazione della libertà personale.”

Oggi siamo qui per ricordare la necessità di questi interventi, per far sì che non si muoia più in carcere e di carcere. Lo facciamo come garanti, rappresentanti delle istituzioni, magistratura, avvocati

Ricordiamo i nomi di chi si è tolto la vita in carcere nei primi mesi dell’anno, senza dimenticare chi in carcere è morto per altri motivi, comunque un richiamo a migliorare la vita e l’assistenza negli istituti penitenziari, così come le difficili condizioni lavoro degli operatori penitenziari, poliziotti per primi


1.             Matteo, 23 anni, morto il 6 gennaio ad Ancona Montacuto

2.             Stefano, 26 anni, morto l’8 gennaio nella casa di reclusione di Padova

3.             Alam, 40 anni, morto il 10 gennaio a Cuneo

4.             Fabrizio, 59 anni, morto il 12 gennaio ad Agrigento

5.             Mohmoud, 38 anni, morto il 15 gennaio a Napoli Poggioreale

6.             Andrea, 33 anni, morto il 15 gennaio a Napoli Poggioreale

7.             Luciano, 34 anni, morto il 22 gennaio a, Napoli Poggioreale

8.             Antonio, 57 anni, morto il 23 gennaio a Verona

9.             Jeton, 34 anni, morto il 24 gennaio a Teramo

10.         Ivano, 35 anni, morto il 25 gennaio a Foggia

11.         Ahmed Adel, 34 anni, morto il 25 gennaio a Rossano Calabro

12.         Michele, 66 anni, morto il 28 gennaio ad Imperia

13.         Sasha, 38 anni, morto il 3 febbraio a Verona

14.         Carmine, 58 anni, morto il 3 febbraio a Carinola (Ce)

15.         Sylla, 22 anni, morto il 4 febbraio al CPR di Roma Ponte Galeria

16.         Amiso, 28 anni, morto l’8 febbraio a Genova Marassi

17.         Parwinder, 36 anni, morto il 10 febbraio a Latina

18.         (nome sconosciuto), 46 anni, morto l’11 febbraio a Terni

19.         Rocco, 64 anni, morto il 13 febbraio a Pisa

20.         Matteo, 49 anni, morto il 14 febbraio a Lecce

21.         (nome sconosciuto), 45 anni, morto il 26 febbraio a Prato

22.         Jordan, 27 anni, morto il 12 marzo a Pavia

23.         Patrick, 20 anni, morto il 13 marzo a Teramo

24.         Andrea, 31 anni, morto il 13 marzo a Napoli Secondigliano

25.         Amin, 28 anni, morto il 14 marzo a Parma

26.         Alica, 55 anni, morta il 21 marzo a Bologna

27.         Alvaro Fabrizio, 31 anni, morto il 24 marzo a Parma

28.         Uomo dal nome sconosciuto, 52 anni, morto il 27 marzo a Sassari

29.         Massimiliano, 32 anni, morto il 1° aprile a Cagliari

30.         Karim, 37 anni, morto il 7 aprile, a Vibo Valentia

31.         Ahmed Fathy, 42 anni, morto il 10 aprile a Pavia

32.         Nazim, 32 anni, morto il 17 aprile a Como

33.         Yu, 36 anni, morto il 22 aprile a Roma Regina Coeli

34.         Giuseppe, 33 anni, morto il 4 maggio a Siracusa

35.         Santo, 25 anni, morto il 16 maggio a Parma

36.         Maria Assunta, morta il 23 maggio a Torino


Oltre a loro ricordiamo le altre persone morte in carcere:

Alessandro, 33 anni, morto il 5 gennaio per cause da accertare a Napoli Poggioreale

nome sconosciuto, 58 anni, morto il 6 gennaio per cause da accertare a Perugia

Carmelo, 53 anni, morto il 7 gennaio per malattia ad Augusta

Stefano, 65 anni, morto l’8 gennaio 24 per malattia a Rieti

Andrea, 47 anni, morto il 9 gennaio per cause da accertare ad Ivrea

nome sconosciuto, 53 anni, morto il 9 gennaio per malattia a Catania

Sami, 47 anni, morto l’11 gennaio per malattia ad Ancona Montacuto

Nicola, 46 anni, morto il 12 gennaio per malattia a Santa Maria C.V.

Modestino, 57 anni, morto il 14 gennaio per malattia a

Giulio, 72 anni, morto il 16 gennaio per malattia a Milano Opera

nome sconosciuto, 42 anni, morto il 23 gennaio per cause da accertare a Lodi

nome sconosciuto, 36 anni, morto il 25 gennaio per cause da accertare ad Ancona Montacuto

Francesco, 59 anni, morto il 26 gennaio per malattia a Santa Maria C.V.

Gafur, 51 anni, morto il 15 febbraio per cause da accertare a Firenze Sollicciano

A.A.M., 27 anni morto il 19 febbraio per cause da accertare a Pescara

Fiorenzo, 65 anni, morto il 20 febbraio per malattia a Roma Rebibbia

nome sconosciuto, 77 anni, morto il 21 febbraio per malattia a Roma Rebibbia

Danila, 60 anni, morta il 22 febbraio per malattia a Genova Pontedecimo

Mijodras, 25 anni, morto il 29 febbraio per cause da accertare nella Casa di Reclusione di Padova

Ahmeti, 48 anni, morto il 29 febbraio per malattia a Cremona

Ferruccio, 73 anni, morto l’11 marzo per malattia a Lecce

nome sconosciuto, 29 anni, morto il 21 marzo a

Ettore, 69 anni, morto il 25 marzo per malattia a Parma

Mohamed, 29 anni, morto il 2 aprile per un sospetto suicidio da accertare a Forlì

nome sconosciuto, 36 anni, morto il 3 aprile a Pesaro per cause da accertare

Antonio, 68 anni, ucciso da un compagno il 19 aprile a Milano Opera

Silvio, 65 anni, morto per malattia il 20 aprile a Sulmona

Nome sconosciuto, 41 anni, morto il 20 aprile per cause da accertare a Teramo

Teodorico, 39 anni, morto il 17 maggio a Poggioreale per cause da accertare

Ricordiamo anche i poliziotti penitenziari che si sono tolti la vita in questi mesi, e con loro i tanti agenti e le tante agenti che con prontezza e professionalità sono intervenuti per salvare chi in carcere – e sono tanti – ha tentato il suicidio

Ricordiamo il poliziotto penitenziario di 48 anni, in servizio nel carcere di Bollate, che si è tolto la vita il 22 gennaio,

il poliziotto penitenziario di 57 anni, in servizio presso il carcere di Cosenza, morto il 27 febbraio.

il poliziotto penitenziario di 55 anni, in servizio presso il carcere di Ariano Irpino, che si è ucciso il 4 marzo,

il poliziotto penitenziario di 58 anni, di stanza a Torino, scomparso da mesi, e ritrovato suicida alla periferia di Milano lo scorso 6 aprile




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Ultimo aggiornamento: 03-06-2024, 12:21