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La Spezia, 30 novembre 2024 – Continuano gli eventi del CAMeC - Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia: il prossimo incontro dal titolo “Gordon Matta-Clark: the hole architecture. Un dialogo tra lo storico dell'architettura Emanuele Piccardo e il curatore Gerhard Wolf” è previsto per venerdì 6 dicembre, alle ore 18.00.

Questo appuntamento è strettamente correlato al nuovo allestimento della Collezione permanente del CAMeC, curato da Gerhard Wolf, e ne rappresenta un primo approfondimento a corollario. Wolf ha infatti affidato all’opera in collezione A W – Hole House, realizzata da Gordon Matta-Clark nel 1973, in dialogo con un Concetto Spaziale di Lucio Fontana, l’incipit del percorso espositivo: “Entrare nel museo implica un passaggio dal movimentato spazio urbano all'interno di un luogo d’arte, che invita a godere e studiare le opere esposte, aprirsi a esperienze culturali e tant'altro ancora. La piccola anticamera del CAMeC, in cui si passa prima di imbarcarsi in quest’avventura, vuole preparare alla visita, anticipando due opere maestre del museo: il Concetto Spaziale di Lucio Fontana e A W – Hole House di Gordon Matta-Clark. Da un lato una tela dorata, quasi quadrata, con un foro nel centro, dall'altro un lavoro fotografico in bianco e nero, che apparentemente sembra una ripresa dall'alto di nove tetti pressoché identici. Il comune denominatore delle due opere è il buco, o meglio l'azione di bucare, che ambedue gli artisti considerano elemento e prassi essenziale della loro arte”.

Il volume di Emanuele Piccardo Gordon Matta-Clark: the hole architecture (Plug_in, 2023) nasce in occasione dei cinquant’anni dell’opera che l’artista realizza a Genova nel 1973. Il 24 novembre di quell’anno la Galleriaforma, fondata da Paolo Minetti e sostenuta dall’industriale Emilio Rebora, organizza la prima mostra europea di Matta-Clark. L’obiettivo del libro è rimarcare la centralità di Genova nel decennio sessanta-sessanta nel mondo dell’arte contemporanea insieme a Torino, Milano e Roma.

Il rapporto tra Matta-Clark e Genova è forte, per la relazione con Minetti in primis ma successivamente, nel 1976, quando, con la sua compagna Jane Crawford, compie un viaggio di avvicinamento alla città camminando e accampandosi con il sacco a pelo, dal basso Piemonte a Genova, passando per i Giovi. In questo viaggio realizzerà la serie fotografica Little Houses in Genoa. Tuttavia questa ricerca nasce da una necessità, quella di riaffermare la centralità di Genova e Parigi nella sua opera, con due lavori iconici come A W-Hole House e Conical Intersect, realizzate nel 1973 e nel 1975, in cui sintetizza la sua idea di arte e di società. Questo avviene con una indagine stratificata sui documenti, le lettere, le fotografie, i disegni conservati presso il Canadian Centre for Architecture di Montréal, archivi privati, il Getty Research Institute e le testimonianze dirette di figure centrali nella vita di Matta-Clark: l’assistente e amico Gerry Hovagimyan, la fotografa Carol Goodden, la moglie Jane Crawford, il curatore Jean-Hubert Martin, il fotografo Marc Petitjean e il gallerista genovese Paolo Minetti. Le testimonianze dirette raccolte sotto forma di interviste, dal 2013 a oggi, consentono una lettura trasversale dei fatti e delle storie, tra New York, Genova e Parigi, in cui emerge la forza e l'empatia di Matta-Clark verso i luoghi e le persone.

Emanuele Piccardo

Architetto, critico di architettura e curatore, nel 2002 fonda la rivista “archphoto.it”. È stato invitato a tenere lezioni a New York, Princeton, Los Angeles, Roma, Torino, Milano, Venezia, Firenze. La sua ricerca si è concentrata sull’Architettura Radicale Italiana (Superstudio, Archizoom, UFO, Gianni Pettena, Ugo La Pietra), le sperimentazioni architettoniche e artistiche nel deserto nordamericano (Paolo Soleri, Frank Lloyd Wright, Michael Heizer, James Turrell, Robert Smithson). Nel 2013 vince con Amit Wolf e la Woodbury University il Graham Foundation Grant per il progetto “Beyond Environment”. Nel 2015 vince l’Autry Scholar Fellowship con il progetto “Living the frontier”. La sua ricerca sull’Architettura Radicale dal 2023 è parte dell’archivio del Canadian Centre for Architecture, le sue fotografie sono conservate al museo MAXXI, alla Bibliothèque nationale de France e alla Fondation Le Corbusier. Nel 2023 vince il Premio Bruno Zevi per la diffusione della cultura architettonica in architettura Inarch/Liguria.

Gerhard Wolf

Gerhard Wolf è direttore del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max Planck Institut dal 2003 e membro dell’Accademia delle Scienze di Berlino. Ha insegnato storia dell’arte all’Università di Treviri e come guest professor in università internazionali. I suoi interessi spaziano dall’arte globale e transculturale alle ecologie e teorie dell’immagine. Ha co-curato mostre importanti e pubblicato saggi su temi artistici, tra cui il più recente Aby Warburg, Firenze e il laboratorio delle immagini (2023).

Photo Credits: Gordon Matta-Clark, A W-Hole House, Genova 1973, courtesy Carol Goodden

L’evento è gratuito e libero fino ad esaurimento posti.

INFORMAZIONI

CAMeC

Centro d’Arte Moderna e Contemporanea

Piazza Cesare Battisti, 1, La Spezia

https://camec.sp.it/

https://camec.museilaspezia.it/

Orari

Da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00

Primo venerdì del mese aperto fino alle 22.00

Chiuso il lunedì e il 25 dicembre

Biglietti

Collezione permanente: intero 10 euro; ridotto 5 euro per giovani under 26 e adulti over 65; per i residenti della provincia della Spezia ingresso gratuito.

Mostre temporanee (a partire da aprile 2025): intero 15 euro; ridotto 7,50 euro per giovani under 26 e adulti over 65; 5 euro per residenti provincia della Spezia. Il biglietto include anche la Collezione permanente.

L’ingresso al Museo è sempre gratuito per under 18, scolaresche e docenti di accompagnamento, persone con disabilità e accompagnatore, giornalisti e dipendenti del Ministero della Cultura.

Ogni prima domenica del mese ingresso 2 euro per tutti.

A cura di

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Ultimo aggiornamento: 02-12-2024, 13:29