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La Spezia, 20 marzo 2025 – Il Museo del Castello di San Giorgio presenta “Archeologica”, la rassegna di appuntamenti con l’Archeologia a cura di Donatella Alessi giunta alla diciannovesima edizione: tornano gli straordinari appuntamenti scientifici con archeologi direttori di Musei e funzionari della Soprintendenza per approfondire ed aggiornare i concittadini appassionati di storia e archeologia sulle nuove ricerche e studi.
Sabato 29 marzo, martedì 1 aprile, sabato 5 aprile e sabato 3 maggio si svolgeranno quattro giornate di approfondimento sul mondo antico: il tema che legherà gli incontri sono le statue stele e le statue menhir dell’età del Rame in Italia. Il museo spezzino, infatti, espone attualmente la mostra “Pietre parlanti nella Preistoria. La statuaria preistorica in Italia” ed è associato in rete ad altre importanti realtà museali italiane per promuovere l’ingente patrimonio archeologico costituito dalle statue stele.
Nel primo appuntamento il curatore della mostra fotografica interverrà presentandola e facendo un focus sulla statue-menhir della Sardegna; nel secondo incontro verrà approfondita l’estrazione del Rame e la lavorazione del diaspro nel Levante Ligure e nello Spezzino durante l’epoca di realizzazione delle statue stele; nella terza conferenza si tratteranno i risultati degli scavi i svoltisi a Pontevecchio, nel sito del ritrovamento delle nove statue stele esposte al Museo della Spezia; nella quarta data Archeologica si rivolge alle famiglie e ai bambini con una dimostrazione di Archeologia sperimentale e un laboratorio per realizzare una statua stele personalizzata.
Al termine di ogni conferenza sarà offerto un aperitivo con prodotti locali.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Programma:
Sabato 29 marzo ore 17
Pietre parlanti, spiriti e dei
Giorgio Murru, Direttore Menhir Museum - Museo della Statuaria Preistorica in Sardegna
La mostra fotografica al Castello è composta da 37 gigantografie ad altissima risoluzione che permettono la visione di particolari a volte non evidenti ad occhio nudo sulle statue originali. Il curatore della mostra presenta il risultato di un progetto che ha portato alla costituzione di una rete nazionale di musei, che si occupano proprio di statuaria preistorica, ossia di statue di 5000 anni fa, riferite alla prima età del Rame. La narrazione è affidata all’immagine, al racconto dal forte impatto visivoil cui obiettivo è far dialogare statue provenienti da quattro macro aree: l’arco alpino da Aosta fino all’Alto Adige, la Val Camonica e la Valtellina, la Lunigiana, la Puglia e la Sardegna, ciascuna caratterizzata da proprie e originali specificità artistiche e iconografiche, frutto comunque di una comune matrice ideologica e religiosa che ha unito i popoli di terre geograficamente distanti.
Giorgio Murru è un archeologo formatosi alla scuola dei grandi maestri Giovanni Lilliu ed Enrico Atzeni, i padri dell’archeologia preistorica e protostorica della Sardegna. Ha partecipato e diretto numerose campagne di scavi archeologici in quelli che oggi possiamo indicare come i monumenti simbolo dell’archeologia sarda: i nuraghi e le tombe dei giganti, ma da tempo dedica le sue attenzioni al fenomeno della statuaria preistorica. Ha affinato le sue competenze nel management dei beni culturali e dirige alcune realtà museali che ha contribuito a far crescere, come il Menhir Museum a Laconi e l’area archeologica Su Nuraxi di Barumini, oggi patrimonio dell’Umanità.
A seguire brindisi e degustazione di prodotti tipici del territorio.
Martedì 1 aprile ore 17
Cave di diaspro e miniere di rame nel Levante Ligure al tempo delle Statue Stele: Valle Lagorara (Maissana-SP) e Monte Loreto (Castiglione Chiavarese - GE)"
Nadia Campana, funzionario Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia della Spezia
Tra il 1988 e il 2006 la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Genova e la Provincia di La Spezia ha condotto indagini archeologiche nei due siti portando alla luce consistenti tracce delle attività di cavatura del diaspro e di estrazione dei minerali di rame operate nell’età del Rame. I due siti si presentano in condizioni di conservazione eccezionali e il loro studio offre la possibilità di leggere uno spaccato della vita delle comunità insediate nel territorio ligure immediatamente prossimo a quello delle Statue Stele.
A seguire brindisi e degustazione di prodotti tipici del territorio
Sabato 5 aprile ore 17
Statue stele di Pontevecchio (Fivizzano - MS): i nuovi scavi ad oltre 100 anni dal loro ritrovamento
Marta Colombo, Funzionario Soprintendenza Archeologia, Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
Angelo Ghiretti, Marco Serradimigni e David Vicenzutto
Tra il 2018 e il 2021 la SABAP di Lucca e Massa Carrara, grazie al supporto del Parco Regionale delle Alpi Apuane, ha condotto uno scavo archeologico nell'area in cui nel 1905 vennero alla luce le 9 statue stele di Pontevecchio (Fivizzano - MS). Nell'area principale di scavo è emersa l’esistenza di diverse frequentazioni umane che si sono protratte durante l’età del Rame, l’età del Bronzo e l’età del Ferro. Le due fasi prevalenti sono l’età del Rame, con il ritrovamento di una "massicciata" (piattaforma) di pietre probabilmente pertinente alle statue stele, e l’età del Bronzo, con diverse strutture infossate.
Le ricerche hanno inoltre messo in luce anche una importante frequentazione ben più antica dell’area, relativa ad un accampamento stagionale di cacciatori-raccoglitori databile all’Epigravettiano finale (Paleolitico superiore).
Il sito ha sempre, storicamente, avuto una notevole importanza in quanto nella sua prossimità è presente un guado che ne faceva uno dei pochi punti di passaggio della vallata.
Marta Colombo laureata in Paleontologia umana con specializzazione in Archeologia Preistorica, ha lavorato, con diversi incarichi, presso il Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle sue Risorse dell’Università degli Studi di Genova, presso le Soprintendenze per i Beni Archeologici delle regioni Puglia, Abruzzo e Liguria e presso il Dipartimento di Scienze Archeologiche dell’Università di Pisa. Attualmente è funzionario archeologo dell’Ufficio Tutela Archeologica della
A seguire brindisi e degustazione di prodotti tipici del territorio
Sabato 3 maggio ore 15.30
Archeologica per famiglie
Edoardo Ratti, archeologo sperimentalista
Dimostrazione della lavorazione di una statua stele su un blocco di arenaria con strumenti preistorici
Laboratorio per bambini su prenotazione: Realizza la tua statua stele personalizzata
Edoardo Ratti laureato in Storia Antica all'Università degli studi di Genova, si occupa di divulgazione della preistoria con sperimentazioni, laboratori, seminari, eventi, archeotrekking, e articoli scientifici. Nel 2017 ha iniziato a produrre testi narrativi sulla Preistoria locale. Dal 2005 co-curatore dell’evento di archeologia sperimentale divulgativa “Paleofestival”.
Info Museo del Castello di San Giorgio
Via XXVII Marzo La Spezia
Tel.0187/751142
sangiorgio.segreteria@comune.sp.it
museodelcastello.museilaspezia.it
FB IG @museocastellosangiorgio
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Ultimo aggiornamento: 28-03-2025, 13:03