Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR): Piano revisionato
In ottemperanza alla procedura di revisione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza delineata dall'articolo 21 del Regolamento (UE) 2021/241, il Governo italiano, in data 7 agosto 2023, ha trasmesso alla Commissione europea la propria proposta di revisione. Le modifiche avanzate dall’Italia si basano sulla necessità di tenere conto di una serie di circostanze oggettive che ostacolano la realizzazione di determinati investimenti come inizialmente previsto, tra cui l'elevata inflazione, le conseguenze sulla catena di approvvigionamento causate dal conflitto russo-ucraino e la disponibilità di alternative migliori per conseguire l'ambizione originaria di tali investimenti.
La modifica del Piano ha comunque rispettato i tre assi strategici, ritenuti fondamentali per il rilancio italiano:
- digitalizzazione e innovazione: promuovere gli investimenti in tecnologie, infrastrutture e processi digitali per recuperare il deficit accumulato dall’Italia rispetto agli altri Paesi e migliorare la competitività e l’adattabilità ai cambiamenti dei mercati;
- transizione ecologica: ridurre le emissioni inquinanti, prevenire e contrastare il dissesto del territorio, minimizzare l’impatto delle attività produttive sull’ambiente per migliorare la qualità della vita e la sicurezza ambientale, oltre che per accrescere la competitività del nostro sistema produttivo;
- inclusione sociale: garantire una piena inclusione sociale è fondamentale per migliorare la coesione territoriale, aiutare la crescita dell’economia e superare diseguaglianze profonde spesso accentuate dalla pandemia. L’empowerment femminile e il contrasto alle discriminazioni di genere, l’accrescimento delle competenze, della capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani, il riequilibrio territoriale e lo sviluppo del Mezzogiorno sono perseguiti quali obiettivi trasversali nell’ambito di tutte le componenti del Piano.
La richiesta del Governo per l’attuazione del proprio Piano ammonta a 194,4 miliardi di euro per quanto riguarda i fondi sul Recovery and Resilience Facility (RRF), di cui 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti.
Il Piano si articola in sedici componenti, raggruppate in sette missioni:
1) Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo
Ha l’obiettivo di garantire la copertura di tutto il territorio con reti a banda ultra-larga, migliorare la competitività delle filiere industriali, agevolare l’internazionalizzazione delle imprese. Investe inoltre sul rilancio di due settori che caratterizzano l’Italia: il turismo e la cultura. Le risorse PNRR previste ammontano a 41,3 miliardi di euro, ripartite fra le seguenti componenti:
- Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA;
- Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo;
- Turismo e cultura 4.0.
2) Rivoluzione verde e transizione ecologica
Comprende interventi per l’agricoltura sostenibile e per migliorare la capacità di gestione dei rifiuti; programmi di investimento e ricerca per le fonti di energia rinnovabili; investimenti per lo sviluppo delle principali filiere industriali della transizione ecologica e la mobilità sostenibile. Prevede inoltre azioni per l’efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico e privato, iniziative per il contrasto al dissesto idrogeologico, per salvaguardare e promuovere la biodiversità del territorio e per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la gestione sostenibile ed efficiente delle risorse idriche. Le risorse PNRR previste ammontano a 55,53 miliardi di euro, ripartite fra le seguenti componenti:
- Agricoltura sostenibile ed economia circolare;
- Transizione energetica e mobilità sostenibile;
- Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici;
- Tutela del territorio e della risorsa idrica.
3) Infrastrutture per una mobilità sostenibile
Si pone l’obiettivo di rafforzare ed estendere l’alta velocità ferroviaria nazionale e potenziare la rete ferroviaria regionale, con una particolare attenzione al Mezzogiorno. Potenzia i servizi di trasporto merci secondo una logica intermodale in relazione al sistema degli aeroporti. Promuove l’ottimizzazione e la digitalizzazione del traffico aereo. Punta a garantire l’interoperabilità della piattaforma logistica nazionale (PNL) per la rete dei porti. Le risorse PNRR previste ammontano a 23,75 miliardi di euro, ripartite fra le seguenti componenti:
- Rete ferroviaria ad alta velocità/capacità e strade sicure;
- Intermodalità e logistica integrata.
4) Istruzione e ricerca
Prevede l’aumento dell’offerta di posti negli asili nido, favorisce l’accesso all’università, rafforza gli strumenti di orientamento e riforma il reclutamento e la formazione degli insegnanti. Include anche un significativo rafforzamento dei sistemi di ricerca di base e applicata e nuovi strumenti per il trasferimento tecnologico, per innalzare il potenziale di crescita. Le risorse PNRR previste ammontano a 30,09 miliardi di euro, ripartite fra le seguenti componenti:
- Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università;
- Dalla ricerca all’impresa.
5) Inclusione e coesione
La missione investe nelle infrastrutture sociali, rafforza le politiche attive del lavoro e sostiene il sistema duale e l’imprenditoria femminile. Migliora il sistema di protezione per le situazioni di fragilità sociale ed economica, per le famiglie, per la genitorialità. Promuove inoltre il ruolo dello sport come fattore di inclusione. Un’attenzione specifica è riservata alla coesione territoriale, col rafforzamento delle Zone Economiche Speciali e la Strategia nazionale delle aree interne. Potenzia il Servizio Civile Universale e promuove il ruolo del terzo settore nelle politiche pubbliche. Le risorse PNRR previste ammontano a 16,92 miliardi di euro, ripartite fra le seguenti componenti:
- Politiche per il lavoro;
- Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore;
- Interventi speciali per la coesione territoriale.
6) Salute
Rafforzamento della prevenzione e dell’assistenza sul territorio, con l’integrazione tra servizi sanitari e sociali e l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Potenzia il Fascicolo Sanitario Elettronico e lo sviluppo della telemedicina. Sostiene le competenze tecniche, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario, oltre a promuovere la ricerca scientifica in ambito biomedico e sanitario. Le risorse PNRR previste ammontano a 15,63 miliardi di euro, ripartite fra le seguenti componenti:
- Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale;
- Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale.
7) REPowerEU
Piano lanciato nel maggio 2022 dalla Commissione europea in risposta alle perturbazioni sul mercato dell’energia a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, con l’obiettivo di diversificare le fonti di approvvigionamento energetico e accelerare verso fonti di energia pulita. In seguito all’approvazione del Regolamento UE 2023/435 che modifica il regolamento (UE) 2021/241 per quanto riguarda l'inserimento di capitoli dedicati al piano REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza, il governo italiano, in occasione della revisione del Piano, ha inserito uno specifico capitolo dedicato al Piano REPowerEU del valore di 11,2 miliardi di euro.
Per quanto riguarda i tempi di attuazione le risorse richieste sul RRF dovranno essere utilizzate entro il 2026, anno di conclusione del RRF.
Nel corso della visita in Italia di Ursula von der Leyen è stato annunciato il via libera della Commissione Europea al Piano italiano. Il Consiglio il 13 luglio 2021 ha confermato l’approvazione del Piano italiano, insieme a quelli di altri 11 Paesi, proponendo l’erogazione delle risorse previste per il prefinanziamento, pari al 13% del contributo. Pertanto, a seguito della sottoscrizione dell’accordo finanziario, la Commissione UE, in data 13 agosto 2021, ha sbloccato l’erogazione di 24.892.702.139 €, di cui 8.954.466.787 a titolo di sovvenzioni e 15.938.235.352 € a titolo di prestiti.
In seguito alla positiva verifica sul raggiungimento dei 51 obiettivi previsti per il 2021 dalla Commissione Europea è arrivata all’Italia la prima rata da 21 miliardi di euro per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La prima rata, che segue l'erogazione di 24,9 miliardi a titolo di prefinanziamento avvenuta nell’agosto 2021, ha un valore complessivo di circa 24,1 miliardi di euro, con una parte di contributi a fondo perduto pari a 11,5 miliardi e una di prestiti pari a 12,6 miliardi.
In seguito al raggiungimento nei tempi previsti tutti i 45 traguardi e obiettivi indicati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il primo semestre 2022, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inviato alla Commissione europea la richiesta di pagamento della seconda rata dei fondi Pnrr. L'importo versato dalla Commissione l’8 novembre ammonta a 21 miliardi di euro (suddivisi fra 10 miliardi di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti) è dunque al netto di una quota che la Commissione trattiene su ogni rata di rimborso, pari al 13% del prefinanziamento ricevuto ad agosto 2021 dall'Italia.
Il 9 ottobre 2023 la Commissione europea ha versato la terza rata del PNRR per un ammontare di 18,5 miliardi di euro a seguito alla valutazione positiva della Commissione sul raggiungimento dei 54 obiettivi e traguardi previsti dal Piano.
Il 28 novembre 2023, a seguito della valutazione positiva sul raggiungimento dei 28 obiettivi e traguardi previsti, la Commissione ha approvato la quarta richiesta di pagamento dell'Italia, di 16,5 miliardi di euro.
Il 19 gennaio 2024 è stata inviata alla Commissione Europea la richiesta di pagamento della quinta rata. Il 12 luglio 2024 la Commissione europea ha approvato il pagamento della quinta rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che ammonta a 11 miliardi di euro, 400 milioni in più rispetto alla richiesta iniziale di 10,6 miliardi. L’aumento è dovuto al fatto che l’Italia ha anticipato con successo altri due obiettivi la cui scadenza era originariamente prevista a dicembre 2024, totalizzando 113,5 miliardi di euro di incassi su un totale previsto di 194 miliardi, pari al 58,4% del nostro PNRR.
Il 5 luglio 2024, in seguito al raggiungimento dei 37 traguardi-obiettivi previsti per il primo semestre 2024 è stata inviata alla Commissione europea la richiesta di pagamento della sesta rata del PNRR. Il 26 novembre 2024 la Commissione europea ha approvato il pagamento della sesta rata per un ammontare di 8,7 miliardi di euro.
Per la consultazione del Piano e monitorare lo stato di attuazione degli investimenti si rimanda alla seguente pagina:
https://italiadomani.gov.it/it/home.html
Per la consultazione del Piano revisionato approvato dalla Commissione europea e dal Consiglio degli Affari Economici e Finanziari (ECOFIN), si rimanda alla pagina:
https://temi.camera.it/leg19/post/OCD15_15026/la-commissione-europea-approva-revisione-del-piano-nazionale-ripresa-e-resilienza-italiano-incluso-capitolo-repowereu.html