Nel 2022 si è osservato come la fruizione delle forme di intrattenimento (teatri, concerti, cinema, spettacoli, ecc.) sia aumentata senza tuttavia ritornare ai livelli pre-pandemici. Nonostante il drammatico crollo causato dalla pandemia di qualsiasi forma di partecipazione nell’intera popolazione, il dato della partecipazione a una certa tipologia di festival sembra essere in controtendenza confermandosi un format particolarmente importante per ampliare la partecipazione culturale.

Si tratta di festival definiti partecipativi per la loro capacità di attivare i territori e di essere generativi. Le iniziative dovranno essere caratterizzate da almeno due dei seguenti aspetti:

  • prevedere, durante l’anno, percorsi di coinvolgimento degli abitanti nella costruzione di momenti di co-progettazione;
  • prevedere il coinvolgimento di diversi attori del territorio e anche per questo possono svolgersi in modo diffuso;
  • prevedere il coinvolgimento di persone in forme di civismo attivo; non ci si riferisce a volontari culturali che sostituiscono lavori che andrebbero retribuiti ma di esperienze non strutturate che vanno a creare un valore aggiunto, per le persone e per l’offerta, e non un servizio/funzione di base;
  • relazionarsi con partecipanti, e non con fruitori, che aderiscono all’esperienza o partecipano attivamente al dibattito culturale e democratico;
  • essere attente all’accessibilità, in tutte le sue forme.

L’Obiettivo è individuare e sostenere quelle iniziative che veicolano cultura, valori democratici e civici e che mettono in campo, sia nella fase di produzione e che nella fase fruizione, processi di attivazione e partecipazione delle persone e dei territori.

Le Linee guida sono rivolte agli enti in possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi indispensabili per la presentazione di richieste secondo quanto indicato nelle Linee applicative del Regolamento delle attività istituzionali. Ogni ente ammissibile può presentare una sola richiesta di contributo.

Le iniziative dovranno:

  • favorire l’attivazione delle persone nel processo di ideazione e realizzazione dell’iniziativa;
  • favorire il coinvolgimento dei territori attraverso la presenza di partenariati (formali o informali) ampi e compositi, di reti, accordi o patti di collaborazione formalizzati;
  • presentare occasioni partecipative/decisionali (anche informali) per la realizzazione del festival (direttivi, comitati, gruppi di lavoro, altro…).

Si tratta di eventi culturali, non esclusivamente performativi, caratterizzati dalla presenza di un concept / uno sguardo su di tema unitario e specifico e caratterizzati dalla vocazione a costruire collettivi temporanei di senso aggregati dall’interesse sul tema del festival.

Le iniziative per essere ammissibili dovranno inoltre:

  • tenersi in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta;
  • prevedere delle attività gratuite. Laddove è previsto un biglietto a pagamento si richiede la messa in campo di azioni che facilitino l’accessibilità economica come ad esempio il biglietto sospeso o altre modalità.

Non saranno ammissibili:

  • iniziative alla prima edizione;
  • rassegne, sagre, fiere, stagioni, eventi sportivi e più in generale iniziative che non presentano una dimensione organica (ovvero singoli eventi inseriti all’interno di un cartellone).

Il contributo richiesto alla Fondazione Compagnia di San Paolo potrà variare da un minimo di € 5.000 ad un massimo di € 30.000 per ciascuna iniziativa.

Le richieste di contributo dovranno essere presentate mediante procedura ROL-Richieste On Line entro il 31 maggio 2024.

Per la consultazione delle Linee Guida e l’accesso alla piattaforma ROL si rimanda alla pagina:

https://www.compagniadisanpaolo.it/it/contributi/linee-guida-per-festival-partecipativi/?noamp=mobile#1621433589463-dc466250-6000