Con delibera del 31 ottobre 2024 il Comitato di Gestione dei Fondi Speciali dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale S.p.A. ha stanziato per l’iniziativa Cultura Missione Comune 2024 un plafond di 4,8 milioni di euro di contributi in conto interessi destinati all’abbattimento degli interessi di mutui a tasso fisso, richiesti ma non ancora concessi al momento della presentazione dell’istanza di contributo, da stipulare obbligatoriamente entro il 30/06/2025 con l’Istituto per il Credito Sportivo o altra banca appositamente convenzionata.

Le istanze potranno essere presentate tramite portale dedicato a partire dalle ore 12,00 del 06/11/2024 e non oltre le ore 23,59 del 30/05/2025.

Ai Soggetti richiedenti il Contributo su mutui da stipulare entro il 31/12/2024 si evidenzia la necessità di inoltrare l’istanza entro le ore 23:59 del 12/12/2024 al fine di consentire la valutazione tecnica relativa all’ammissibilità preliminare dell’Intervento da parte della Commissione tecnica di valutazione di cui all’art. 4 del Decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo del 9 dicembre 2020 n. 572.

Ciascuna istanza dovrà essere relativa ad un solo progetto o lotto funzionale e sarà esaminata con procedura a sportello ed ammessa a Contributo fino ad esaurimento delle risorse stanziate.

Le risorse possono essere utilizzate da Comuni, Unioni di Comuni, Comuni in forma associata, Città Metropolitane, Province e Regioni per spese di investimento relative a interventi sul patrimonio culturale (beni culturali e beni paesaggistici) compresi, secondo le indicazioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs 22 gennaio 2004, n. 42), i beni del demanio culturale, gli istituti e i luoghi della cultura e le espressioni di identità culturale collettiva (a titolo esemplificativo: musei, pinacoteche, gallerie e altri luoghi espositivi, archivi, biblioteche, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, immobili vincolati, giardini storici, teatri, auditorium e sale concerti, le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico).

Gli Interventi possono essere finalizzati, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alla prevenzione, manutenzione e restauro, protezione, conservazione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale, per assicurarne le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica, nonché al recupero, restauro, ampliamento, attrezzatura, miglioramento, efficientamento energetico, abbattimento barriere architettoniche e messa a norma di immobili appartenenti al patrimonio culturale, e ad interventi di digitalizzazione di beni culturali e/o paesaggistici.

Sono ammessi a contributo anche interventi, meglio dettagliati all’art. 5 dell’Avviso, relativi a:

  • interventi parziali (lotto funzionale) di un progetto complesso;
  • le maggiori spese dovute a variazioni di prezzo in aumento dei materiali da costruzione;
  • la copertura delle spese per perizie suppletive o maggiori spese per prescrizioni e adeguamento a norme;
  • acquisizione di patrimonio culturale.

Ai fini dell’ammissione, il Soggetto richiedente dovrà presentare il progetto dell’Intervento, nei casi pertinenti redatto in conformità a quanto previsto dall’art. 41 “Livelli e contenuti della progettazione” di cui al D.lgs. 36/2023 (progetto di fattibilità tecnico economica o esecutivo) ovvero dall’art. 23, commi 7 o 8, e 147 del D. Lgs. 50/2016 (progetto definitivo o esecutivo) in base alla diversa disposizione di legge che dovesse trovare applicazione ratione temporis e ratione materiae (inclusi, in particolare, ove applicabili, le disposizioni di cui al Titolo III della Parte VII, recante “I Contratti nel settore dei beni culturali”, e all’art. 41 “Livelli e contenuti della progettazione”, di cui al D.lgs. 36/2023 c.d. “Nuovo Codice dei Contratti Pubblici”), completo degli elaborati di cui all’articolo 8, punto 8.3 lett. a), regolarmente approvato ed in possesso di tutte le necessarie autorizzazioni e permessi.

I beni appartenenti al patrimonio culturale sui quali è realizzato l’intervento devono essere di proprietà o nella disponibilità del mutuatario, ovvero nella disponibilità dell’altro ente della Pubblica Amministrazione o nella disponibilità del concessionario o gestore che realizza l’investimento, risultante da titolo idoneo e per un periodo almeno pari alla durata dell’ammortamento del mutuo. Gli immobili oggetto d’Intervento possono essere concessi o dati in uso a terzi.

L’importo massimo di mutuo agevolabile per ciascuna istanza e complessivo è:

  • 2 milioni di euro per i piccoli Comuni (fino a 5.000 abitanti);
  • 4 milioni di euro per i Comuni medi (da 5.001 a 100.000,00 abitanti non capoluogo) le Unioni dei Comuni e i Comuni in forma associata;
  • 6 milioni di euro per i Comuni capoluogo, i Comuni oltre i 100.000,00 abitanti non capoluogo, le Città Metropolitane, le Province e le Regioni.

I contributi per realizzare gli interventi ammessi possono essere utilizzati sui mutui contratti dagli enti beneficiari per:

– la realizzazione diretta dell’intervento;

– il cofinanziamento dei contributi regionali o nazionali o europei in conto capitale (Bandi PNRR, Bandi regionali, Programmi Operativi Nazionali e Regionali, Contributi per investimenti, Contributi ai comuni per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza di edifici e del territorio, ecc.);

– l’erogazione dei contributi agli investimenti dei concessionari o gestori, o altro ente od organismo appartenente al settore delle pubbliche amministrazioni, finanziati da debito, come definiti dall’art. 3, comma 18, lettere g) ed h), della legge 24 dicembre 2003, n. 350.

Per la consultazione dell’avviso e l’accesso alla piattaforma di presentazione della domanda si rimanda alla pagina: https://www.creditosportivo.it/fondi-speciali-bandi/